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Caratteristiche meccaniche dei rivestimenti anodizzati

La massima priorità nell'industria automobilistica è rappresentata dalla riduzione del peso con conseguente risparmio di carburante, ed è per questo motivo che si ricorre all'impiego di materiali leggeri come l'alluminio. Per resistere alle sollecitazioni meccaniche, tuttavia, a questi componenti più morbidi deve essere garantita resistenza all'usura. Per questo motivo, il ricorso all'anodizzazione hardcoat (Tipo III) sta diventando sempre più comune.

Mentre solitamente i rivestimenti anodizzati duri hanno uno spessore di 30-80 µm, alcuni sono solo di pochi µm! Per questi rivestimenti, i metodi convenzionali di misurazione della durezza basati sulla valutazione ottica della rientranza (ad esempio il metodo Vickers) presentano dei limiti. Il metodo più adatto è il test di indentazione strumentale, applicabile non solo per la misura della durezza in termini di deformazione plastica (HV), ma anche per la valutazione di altre caratteristiche determinanti per la qualità. Utilizzando il test di penetrazione strumentale, è possibile analizzare anche i rivestimenti anodizzati molto sottili senza che il substrato influenzi il risultato.

Per queste applicazioni tecniche, i rivestimenti anodizzati duri devono avere su tutta la sezione una durezza costante di 400-600 HV. I rivestimenti anodizzati morbidi per applicazioni decorative hanno una durezza di circa 200-400 HV, raggiunta a poche centinaia di nm sotto la superficie.

FISCHERSCOPE® HM2000 con la sua modalità ESP (Enhanced Stiffness Procedure) è in grado di determinare proprietà meccaniche come la durezza Vickers o il modulo di indentazione elastica in base alla profondità.

La Figura 1a/b mostra la durezza Vickers HV (calcolata dalla durezza di indentazione H IT ) e il modulo di indentazione E IT di due rivestimenti: un rivestimento anodizzato duro ( 480 HV) con spessore di 11 µm (indicato in rosso) e un rivestimento anodizzato morbido con spessore di 14 µm (indicato in blu). La deviazione standard massima per il rivestimento anodizzato duro deriva dalla rugosità della sua superficie.

Nella Figura 1a sono indicate chiaramente la durezza costante del rivestimento anodizzato duro e la durezza crescente del rivestimento anodizzato più morbido, che presenta anche una minore elasticità (Figura 1b, modulo di indentazione). Sul rivestimento anodizzato duro, man mano che ci si avvicina al substrato l'elasticità diminuisce.

FISCHERSCOPE® HM2000 è ideale per la determinazione precisa delle caratteristiche meccaniche dei rivestimenti anodizzati sottili. Oltre alla durezza, è possibile valutare con precisione altri parametri come le caratteristiche del materiale plastico o elastico. Per ulteriori informazioni contatta il tuo rappresentante FISCHER.

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